Mostra sugli Istroromeni

Presentazione della Mostra sugli Istroromeni tenutasi a Trieste nel giugno 2007

 

Nel 1996 l’Associazione Decebal fece a Trieste un convegno  dal titolo: L’ISTROROMENO. La lingua, la cultura, la storia, parliamone per salvarlo. Dopo 10 anni purtroppo il declino di questa lingua e cultura minore sembra lento ma inesorabile.

L’UNESCO ha inserito nel suo libro Rosso anche l’Istroromeno tra le lingue che probabilmente spariranno nel primo secolo di questo millennio.

Ci sono state, a dire il vero, diverse iniziative in questo decennio, anche di valore. Dobbiamo ricordare tra queste il libro della prof.ssa Feresini sul Comune di Valdarsa, il libro del prof. Sirbu, alcune conferenze della Decebal, dell’Istituto di Cultura umanistica romena  di Venezia, diverse iniziative dell’Associazione Andrei Glavina,  la conferenza e le pubblicazioni fatte dal prof. Filipi dell’Università di Pola, le pubblicazioni di Microromania, alcune tesi di laurea, alcuni siti internet.   Tutto ciò ha sicuramente ravvivato l’interesse sugli Istroromeni ma non si è ancora concretizzata alcuna iniziativa sul territorio.

Anche l’Unione Europea che ha istituito un apposito ufficio, l’EBLUL, per le lingue minoritarie meno tutelate, non è riuscita ancora ad effettuare un censimento delle stesse.

Pertanto varie Associazioni con sede a Trieste ed anche in altre parti d’Europa, assieme ad alcune istituzioni pubbliche ed agli studiosi che non hanno mai smesso di occuparsi degli Istroromeni sul piano scientifico, hanno aderito con entusiasmo a questa ulteriore iniziativa dell’Associazione Decebal volta ad attivare una campagna conoscitiva ed informativa sugli Istroromeni. Da sottolineare i patrocini del Comune e Provincia di Trieste e dell’UNESCO Italiana.

Senza pretendere di offrire inediti studi su questa tematica abbiamo la ferma volontà  di offrire una panoramica storica, linguistica e sociale degli Istroromeni dove anche si cerca di riassumere tutti i contributi più importanti che sono stati apportati alla conoscenza di questa piccola cultura ad un pubblico più vasto che quello dei pochi specialisti e dei altrettanto pochi Istroromeni.

Trieste e Fiume sono da capofila in questa presentazione, poiché rappresentano, hanno rappresentato e rappresenteranno un punto di riferimento per tutta l’Istria e per tutti i suoi abitanti che si possono definire un microcosmo di culture diverse.

Trieste e Fiume che sono nate, quali città portuali con lo stesso atto nel 1719: la patente di porti franchi di Carlo VI d’Asburgo.

Trieste e Fiume che la storia ha portato tante volte assieme si ritroveranno tra qualche anno nella nuova Europa.

Questo piccolissimo popolo degli Istroromeni, come lo ha definito il prof. Magris,  che parla una lingua che è una delle quattro divisioni della lingua romena, l’isola neolatina dell’Est, ha percorso anche lui tutte le vicissitudini della storia europea nei Balcani.

E se, come affermano diversi storici, la storia deve essere maestra di vita, allora anche dalla conoscenza di questa  storia marginale forse potremo avere degli insegnamenti di carattere generale. Gli Istroromeni sono stati oggetto e soggetto di migrazioni.

Sono stati considerati in un tempo difensori della legalità ed in un altro un popolo dedito al brigantaggio.  Sono stati  oggetto di attenzione dalle istituzioni pubbliche ed anche dimenticati da tutti. Queste contraddizioni sono proprie della storia e della vita dell’uomo e pertanto anche di un popolo che quanto più è piccolo tanto più ha difficoltà a mantenere le proprie tradizioni.

Ci sentiamo appieno concordi con la dichiarazione sulla diversità culturale dell’UNESCO, che ringraziamo per il patrocinio accordato all’iniziativa, del 1991 di Parigi e sugli sforzi che questo organismo internazionale sta portando avanti per la difesa del patrimonio immateriale. Questa iniziativa è anche un appello a tutti gli uomini e le istituzioni di buona volontà affinché si riesca con un piccolo sforzo a conservare in Europa anche questa piccolissima cultura che ci arricchisce e ci onora.

ASSOCIAZIONE DECEBAL

Il Presidente
Cav. Uff. dott. Ervino Curtis          

Il Segretario Generale
ing. Elena Pantazescu


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